sabato 18 maggio 2013

Tutti i colori dell'arcobaleno


Viaggiando prendo appunti di scuola familiare, in testa e nel cuore, che il quaderno che avevo preparato per lo scopo resta sempre bianco.Viaggiando ci scolarizziamo sempre meno; le competenze si acquisiscono spontaneamente e il mio ruolo di educatrice si allontana sempre di più da quello di maestra.Il mio ruolo è decidere che vita fare. Più persone conosco, più stili di vita incontro più mi domando cosa voglio che vivano i miei figli e quale realtà voglio che considerino familiare.Oggi mi frulla in testa questo....


Gli spregiudicati non si lasciano più commuovere dall'amore e non investono in esso un briciolo di più di quello che si possono attendere di ritorno. Anche nelle esperienze che propugnano l'amore di gruppo,nelle comuni l'accento cade sempre più sui valori della comunione della fratellanza e l'amore viene ridotto a “fare l'amore”, mezzo per instaurarli praticamente.
Così,sia nel mondo della controcultura, sia nel mondo borghese non si crede più nell'amore,solo che mentre nel primo si cerca almeno di trasformarlo in dialogo umano nel secondo è già diventato uno scambio.
La sessualità in nome della quale il gioco continua perde il suo carattere di ebbrezza per diventare funzione fisiologica o meglio sistema di gratificazione e così impoverita sembra non riesca a tenere uniti gli uomini sempre più soli.

Tratto da" vivere in comune" di non mi ricordo chi

Ebbrezza....voglio che sperimentino ebbrezza nel vivere e nell'amare...ma come guidarli?